...le architetture in acquerello..(the architectures in watercolour)
..le architetture in waxpainting...(the architectures in waxpainting)
...gli assemblage in acquerello...(the assemblage in watercoluor)
..i ritratti...(the portraits)
La poesia architettonica di Ottavio Romano
Presentazione alla monografia 1995
…Romano ti invita spontaneamente ad aderire all’immagine volumetrica, al suo inserimento nello spazio con sentimenti di pienezza, di serenità o di angosciosa contemplazione.
Misure di Raumgestaltung: raffigurazione spaziale, tridimensionalità e tempo diventano luoghi privilegiati di una memoria raffigurante, di un’architettura pittorica che dà il senso del mutevole, della vita che si è svolta e si consuma: non la città ideale, ma quella umana che deperisce, dopo essere fiorita, in un suo organismo architettonico.
Romano - per quanto è a mia conoscenza – è il solo pittore italiano che pratica il “waxpainting” ma è anche autore di acquerelli, chine, acqueforti e litografie.
Il suo modo di usare l’antica tecnica orientale è però decisamente controcorrente: egli ha infatti adottato la tecnica come ricerca inventiva di una nuova luce quale può venire da una tela di cotone che assorbe interamente i colori.
Luce, aria e l’idea di un disfacimento urbano inarrestabile sono immagini del suo amato e abbandonato Sud come ce lo narrano le sue architetture.
Muri, scalinate, archi, androni, finestre, terrazze, tetti vivono tra ombre, luci, silenzi.
Non vediamo uomini; nascosti tra pietre che si sgretolano, tra profonde oscurità e profondi chiarori essi sono tuttavia i protagonisti invisibili delle sue città...